Dimensioni: Altezza 35cm
Materiale: Bronzo
Marsia iniziò a suonare l'Aulos (Strumento musicale a fiato formato da un tubo di canna, di legno, oppure d'osso o avorio) con una tale graziae bravura che tutti ne furono ammaliati, affermando che avesse più talento anche di Apollo.
Marsia era orgoglioso, e un giorno la sua fama arrivò ad Apollo, che lo sfidò.
Al vincitore era concesso il diritto di far ciò che volesse del contendente. Dopo la prima prova, però le Muse assegnarono un pareggio che ad Apollo, ovviamente, non andava bene. Così Apollo invitò Marsia a rovesciare il suo strumento e a suonare: Apollo, logicamente, riuscì a rovesciare la cetra e a suonarla, ma Marsia non poté fare altrettanto con il suo flauto e riconobbe Apollo vincitore. Il dio Apollo, decise di punire Marsia per la sua superbia e, legatolo ad un albero, lo scorticò vivo.
Ciò che tuttavia colpisce in questi recenti lavori intorno a Marsia è la capacità dell’artista di muoversi agilmente tra diversi materiali, trasformando l’immagine in terracotta, in marmo, in bronzo, in alabastro. Siamo in presenza di un’operazione metamorfica sulla materia, prima ancora che sul tema, con un’operazione meta-artistica nella quale il fare riproduce e moltiplica il significato.